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Il calo di tensione causa una perdita temporanea del segnale elettrico: si resta al buio in casa o, peggio, chi lavora si ritrova con il pc spento e magari un progetto perso!

Ma i disagi non sono solo questi, gli sbalzi di tensione e di corrente, infatti, possono danneggiare anche in maniera importante l’impianto elettrico, i device e gli elettrodomestici collegati alla rete in quel momento.

Ma cosa sono i cali di tensione elettrica e cosa può causarli? Scopriamolo insieme per capire anche come evitarli.

Cosa sono i cali di tensione?

Sia che si tratti di un impianto domestico, che di una rete elettrica industriale, gli sbalzi di tensione elettrica possono verificarsi spesso.

Quando il fenomeno si ripete con una certa frequenza, può causare danni rilevanti alle componenti elettriche collegate nel momento in cui si verifica l’improvviso abbassamento del valore della tensione.

L’ente erogatore di energia a domicilio, infatti, offre una tensione nominale ed una fascia di tolleranza. Lo sbalzo di tensione si verifica quando c’è un’oscillazione del valore di tensione “non contenuta” nella fascia di tolleranza. Viene anche accompagnata da assenza totale di energia elettrica.

Cause calo di tensione.

Ma cosa può causare un calo di tensione? Scoprirlo ti aiuterà ad evitare questa evenienza e a tutelare i tuoi dispositivi elettrici.

Vediamo quali sono i fenomeni che possono generare un’alterazione del valore della tensione.

  • Un impianto vecchio ed usurato,
  • un impianto insufficiente,
  • un temporale intenso,
  • interventi alla rete elettrica.

Se si vive in una casa datata è possibile che l’impianto non abbia avuto la necessaria manutenzione o che, semplicemente, sia obsoleto per l’uso attuale. Stessa cosa vale per gli impianti sottodimensionati, spesso perché vecchi, i cui fili elettrici non sono adeguati all’utilizzo degli elettrodomestici allacciati alla rete.

Non solo, questi hanno spesso poche prese elettriche disponibili. La conseguenza è quindi l’utilizzo di adattatori e ciabatte con rischi maggiori di surriscaldamento dei cavi e corto circuito.

Come gestire i cali di tensione.

Per evitare che questo fenomeno si verifichi è possibile attuare una serie di azioni. È bene scollegare gli elettrodomestici connessi al contatore elettrico quando si avvicina un temporale.

Si possono, inoltre, acquistare appositi filtri da sovraccarico da inserire nelle prese. Infine, si può ricorrere all’intervento decisivo dell’elettricista che dovrà installare nel quadro elettrico dell’impianto i “limitatori di tensione”. Si tratta di componenti che hanno la funzione di attivarsi nel momento in cui si verifichino oscillazioni di tensione, proteggendo così tutto l’impianto.

La soluzione definitiva appare, ovviamente, quella di agire sull’impianto stesso. In caso di cali della tensione frequenti potrai contattare un pronto intervento elettricista che sia in grado di verificare lo stato dell’impianto e di progettarne il potenziamento o le modifiche necessarie.

Diverso è il discorso in cui a causare il calo è un intervento sulla rete elettrica. In questa circostanza è possibile richiedere il risarcimento danni al fornitore di energia.

La condizione necessaria è il mancato preavviso all’intestatario della fornitura o la mancanza di elettricità per più di 8 ore consecutive. Il risarcimento, in questi casi, verrà erogato direttamente in bolletta.

Di Jnews