Scegliere la ringhiera che più ci piace non è una scelta facile quando si vive in condominio. Per sostituire le ringhiere dei balconi o dei terrazzi di un condominio si deve infatti rispettare un iter normativo preciso.
La regola principe è sempre quella di mantenere un decoro ed una estetica quanto più possibile omogenea. Andranno perciò rispettate le decisioni prese in assemblea o il regolamento condominiale.
Esistono in commercio numerose soluzioni: i fabbri specializzati ne realizzano per tutti i gusti, anche personalizzate. Non solo, i fabbri del pronto intervento di serrature24ore.com agiscono anche per riparare ringhiere danneggiate o sformate da un tentativo di effrazione.
Le ringhiere sono elementi di sicurezza che delimitano l’area di balconi e terrazzi o anche di piccole coorti. Il loro scopo è di evitare le cadute accidentali ma anche di offrire una visuale verso l’esterno sul giardino, ad esempio, e far passare la luce.
Vediamo come sostituire le ringhiere quando si vive in condominio, cosa dice la legge e quali soggetti sono coinvolti nelle spese.
Sostituzione ringhiere, cosa dice la legge
Rispetto a quanto è previsto dalla normativa è utile sapere che la sentenza n. 14756 del 30 luglio 2014 della Corte di Cassazione ha stabilito che: balconi aggettanti (l’elemento sporge dalla facciata) e balconi a loggia (incassata nella facciata) sono entrambi da considerarsi un prolungamento delle unità immobiliari.
Ne consegue che la spesa per la sostituzione di elementi come ringhiere e parapetti, siano a carico del proprietario della casa in cui è presente il balcone.
Il Codice Civile stabilisce, inoltre, che la manutenzione del balcone è da dividersi tra i “vicini”. Spieghiamo meglio: la parte sottostante dell’elemento è a carico del condomino sottostante, mentre la manutenzione del resto della struttura è sempre a carico del proprietario.
Esiste però una eccezione, se la ringhiera è adornata e l’elemento decorativo dona valore e bellezza all’intero condominio le spese dovranno essere divise tra tutti i condomini.
Chi paga le ringhiere?
Se il tuo balcone non ha danneggiamenti, se è a norma e non necessita della sostituzione di ringhiere o parapetti, non dovrai partecipare alla spesa.
Diversamente, essa andrà divisa tra tutti i condomini coinvolti dall’intervento del fabbro. Saranno sempre loro a doversi spartire gli oneri per la manutenzione in comune:
- Acquisto del materiale occorrente;
- Eventuale noleggio dei ponteggi;
- Eventuale occupazione di suolo pubblico per lo svolgimento dei lavori.
Ciò detto, è evidente che la spesa va divisa equamente da tutti i condomini interessati dall’intervento, sia per quanto riguarda la manovalanza del fabbro sia per il materiale utilizzato.
Modelli di ringhiere.
Se le spese relative alla manutenzione sono a carico del proprietario dell’appartamento di cui, ricordiamo, il balcone è un prolungamento, le decisioni sull’aspetto di tende, infissi e ringhiere sono di competenza della assemblea condominiale.
Lo stabilisce l’articolo 1138 del Codice Civile che al comma II sancisce che è l’assemblea condominiale a decidere a maggioranza sugli aspetti succitati ed ogni singolo proprietario è tenuto a sottostare alla decisione presa.
Quali sono le tipologie di ringhiere più usate in condominio? Sicuramente per terrazzi o balconi si preferiscono le ringhiere in acciaio inox o parapetti in acciaio e vetro. Oltre a donare maggiore eleganza, rispetto alle tradizionali ringhiere in ferro, assicurano anche maggiore durata.
Purtuttavia gli edifici storici o soggetti a vincoli architettonici, o anche le masserie e gli edifici rustici, opteranno più verosimilmente per le ringhiere in ferro elaborate da fabbri esperti, in grado di richiamare i motivi e le fatture delle ringhiere di una volta.